Integrazione Teatrale
Un piccolo gruppo di teatro terapia, 6 persone, 2 italiani, 2 rumene e 2 ragazzi africani.
Sei storie diverse che si intrecciano in questa esepirenza.
Delle persone normali che si incontrano e si aprono, l’uno con l’altro e conoscendosi danno vita ad un melting pot di provenienze, culture ed esperienze.
Il riusltato a detta di tutti gli attori va oltre le aspettative.
Una piccola storia di INTEGRAZIONE che passa dall’Europa
e dall’Africa, ma che si estende anche alle differenze di genere, di cultura e di religione.
Il ritratto serve per mostrare le persone direttamente in viso, dare la possibilità di conoscere, per un attimo, questa altra persona guardandola negli occhi.
L’obbiettivo è di cercare quell’empatia tra il fotografato , il fotografante e lo spettatore necessaria per superare paure, preconcetti e tutte quelle energie negative guidate dall’ inquietudine peri quello che non si cononosce, per il diverso, per il nuovo e del cambiamento.
Gli attori sono ritratti frontalmente in due scatti: uno posato ed uno dove sono liberi di “ricordare la loro eseprienza teatrale”.
Guardarsi negli occhi per conoscersi e superare le barriereche l’ignoranza crea nella società in evoluzione.
Milano, Maggio 2018
Sei storie diverse che si intrecciano in questa esepirenza.
Delle persone normali che si incontrano e si aprono, l’uno con l’altro e conoscendosi danno vita ad un melting pot di provenienze, culture ed esperienze.
Il riusltato a detta di tutti gli attori va oltre le aspettative.
Una piccola storia di INTEGRAZIONE che passa dall’Europa
e dall’Africa, ma che si estende anche alle differenze di genere, di cultura e di religione.
Il ritratto serve per mostrare le persone direttamente in viso, dare la possibilità di conoscere, per un attimo, questa altra persona guardandola negli occhi.
L’obbiettivo è di cercare quell’empatia tra il fotografato , il fotografante e lo spettatore necessaria per superare paure, preconcetti e tutte quelle energie negative guidate dall’ inquietudine peri quello che non si cononosce, per il diverso, per il nuovo e del cambiamento.
Gli attori sono ritratti frontalmente in due scatti: uno posato ed uno dove sono liberi di “ricordare la loro eseprienza teatrale”.
Guardarsi negli occhi per conoscersi e superare le barriereche l’ignoranza crea nella società in evoluzione.
Milano, Maggio 2018